TECHICA DI PESCA : - IL ROCK FISHING -




Tipico Spoda da Rock Fishing 


- Il Rock Fishing , La pesca dalle rocce :

Il Rock Fishing è la pesca più antica in assoluto che mantiene ancora il suo fascino. Questa tecnica di pesca senza dubbio è stata la prima praticata dall’ essere umano in mare. Praticare il Rock Fishing richiede una buona preparazione di base con la conoscenza di tutti quei fondamentali di pesca che possono fare la differenza durante una battuta di pesca da una scogliera alta o bassa che sia.

- Qual è la postazione ideale per praticare il Rock Fishing ?
Il Rock Fishing deve essere praticato su quelle scogliere deserte o al massimo poco frequentate da bagnanti, imbarcazioni da diporto o da pesca dovremmo stare sulla scogliera scelta come postazione per la nostra battuta di pesca per molte ore quindi dovremmo starci con la massima sicurezza e comodità. Dovremmo scegliere il nostro spot con la massima curo evitando tutti quegli spuntoni di roccia  e ricoperti di erba marina che possono farci perdere l’equilibrio procurandoci ferite e tagli. Dovremmo scegliere una postazione che ci permetta di fare movimenti agili per il lancio e scattanti per un eventuale recupero di una preda allamata all’amo della lenza della nostra canna.                    La postazione di pesca dovrà essere comoda per posizionare la nostra attrezzatura ed eventualmente un panchetto porta oggetti o una sedia.

- Il Rock Fishing può essere considerato il fratello del Surfcasting ?
 Il Rock Fishing è la versione rocciosa del Surfcasting. Il principio è lo stesso, sfruttare il momento  di mangianza delle prede con esche appropriate alle prede insidiate. Questa tecnica di pesca non può  essere considerata una “ pesca a fondo ”, ma bensì una tecnica totalmente diversa che ha in comune a quest’ultima solo che si pratica nello stesso ambiente marino, ma varia per il diametro dei terminali usati, varia per il tipo e la grandezza delle esche usate e vari per il tipo e la grandezza delle prede insidiate e catturate.

- Quali sono le condizioni meteo marine ideali per praticare il Rock Fishing ?
Il Rock Fisching viene praticato con le condizioni meteo marine più estreme, quindi le catture sono più impegnative con il mare mosso e in scaduta. Il mare agitato stimola l’aggressività e l’appetito dei predatori creando quella situazione di pescosità che può farci avere catture in rapida successione e in rapida frequenza.

- In quale periodo dell’anno il Rock Fishing può essere praticato ?
Il Rock Fishing può essere praticato con successo tutto l’anno, a secondo dei posti, può essere più o meno generoso di prede, in rapporto delle stagioni, anche se la stagione autunnale e quella invernale offrono mareggiate e condizioni favorevoli per fare un buon carniere. Durante la stagione estiva bisogna trovare scogliere tranquille poco frequentate o praticarlo esclusivamente nelle ore che vanno dall’alba al primo mattino.

- In quali ore della giornata può essere praticato il Rock Fishing ?
Il Rock Fishing può essere praticato di giorno come di notte regalandoci di giorno prede come  i così detti “pesci bianchi ” come l’Orata e il Sarago di taglia, mentre di notte prede come la Murena e il Gronco anche essi di taglia notevole.                                                                                                    Le ore migliori sono quelle dell’alba e del tardo pomeriggio fino al tramonto.

L’attrezzatura :

- Qual è l’attrezzatura ideale per praticare il Rock Fishing ?
Per praticare questa tecnica di pesca dobbiamo acquistare canne robuste e capaci di sostenere un mare che va dal mosso fino all’agitato con vento teso, mentre canne più leggere e paraboliche le useremo per le altre condizoni meteo marine più calme e favorevoli. E’ preferibile usare attrezzi telescopici in carbonio per via del trasporto in zone impervie, la lunghezza delle canne può variare tra i quattro metri e i cinque metri, i mulinelli devono essere sempre proporzionati alla canna, devono essere affidabili per recuperi sicuri anche effettuati da vari metri di altezza rispetto al livello del mare e devono essere capienti per permetterci di imbobbinare almeno duecento metri di nylon del diametro 0,45 mm o di duecento cinquanta metri di un buon trecciato di libraggio variabile dal 30 Lb al 70 Lb. La minuteria deve essere di buona qualità e deve essere composta da diversi tipi di ami di diverse misure da scegliere in base al tipo e alla grandezza dell’esca usata, da ottimi fili da usare come “ Lenza Madre ” quindi imbobbinati sui mulinelli che variano dallo 0,25 mm di diametro fino allo 0,45 mm di diametro, per i “ Travi ” useremo fili dai diametri variabili che partono dallo 0.30 mm fino allo 0,70 mm in base al nylon che abbiamo caricato sul mulinello. Per i “Terminali ”  useremo del Fluorocarbon dai diametri variabili dello 0,25 mm allo 0,35 mm se pescheremo su fondali misti con scarsa prevalenza di roccie sul fondale, mentre se pescheremo su fondali in prevalenza rocciosi, useremo come terminale del nylon che va da un diametro dello 0,40 mm fino a un diametro dello 0,60 mm. Nella nostra cassetta porta terminali non dovranno mai mancare terminali mono ami o a doppio amo fatti con il cavetto d’acciaio che varia dai 15 cm ai 25 cm di lunghezza e di un libraggio che va dalle 30 Lb fino a 50 Lb, utili quando ci troveremo a confrontarci con predatori come Pesci Serra o Murene tipici del Rock Fishing. Nella nostra borsa non devono mancare delle girelle con o senza moschettone di diverso libraggio, non devono mai mancare piombi di diverse grammature da stabilire in seguito alle condizioni meteo marine presenti sullo spot di pesca, molte volte utilizzati “ a perdere ”, visto i frequenti incagli che si hanno praticando il Rock Fishing, completano gli accessori utili, un buon coltello filettatore per sfilettare esche come la Sarda ,il Muggine o i vari tipi di cefalopodi, un paio di pinze un ago da innesco, stopper e perline colorate per eseguire gli “joint” sui travi e degli ottimi galleggianti con porta stralight, filo elastico di diverso diametro e resistenza per non rovinare le esche più delicate come il Gambero, un guadino telescopico con una testa molto ampia e con un manico minimo tre metri di lunghezza.

 Le Esche :

- Quale sono le esche più comuni ed ideali che vengono innescate nel Rock Fishing ?
Le esche che usiamo in questa tecnica di pesca le possiamo dividere in due gruppi distinti. Il primo gruppo di esche le associamo al “ Light Rock Fishing ”, mentre il secondo gruppo di esche lo associamo al “ Rock Fishing ”. L’ unica esca che hanno in comune il Light Rock Fishing e il Rock Fishing è la Sarda . Quando pratichiamo il Light Rock Fishing innescheremo vermi, tranci o filetti  di Sarda, gamberi, murici, paguri, mitili, tranci di cefalopodi e granchi. Per il Rock Fishing innescheremo grossi filetti o tranci di Sarda se non intera, cefalopodi interi o in grossi tranci, murici e paguri di grandezza accettabili, grossi Bibi, pesci vivi come salpe o occhiate. Se ci rechiamo per la prima volta su un nuovo spot di pesca, chiediamo ai pescatori locali quali sono le esche presenti sul posto e cerchiamo di procurarcene e integrarle con le nostre magari innescarle insieme se si può, creando così bocconi sostanziosi e profumati in odo da attrarre il maggior numero di pesci nei pressi della nostra esca, inoltre possiamo usare pasture sfarinate a base di sarda opportunamente lanciate in mare sul punto preciso dove intendiamo lanciare le nostre lenze, naturalmente dobbiamo tener presente le correnti e le maree presenti in quel luogo.

 I Terminali :

Le montature da usare nel Rock Fishing possono essere divise tra quelle usate per il Rock Fishing di fondo e quelle usate per il Rock Fishing di mezz’acqua o galla. Infatti non tutte le prede insidiabili con questa tecnica di pesca si mantengono sul fondo. Le montature possono variare per numero di ami su di loro presenti e annodati su uno stesso bracciolo. Di solito quando insidiamo le prede con l’esca viva, usiamo due ami uno fisso appuntato sotto pelle nella parte anteriore del pesce esca e l’altro amo quello scorrevole denominato amo trainante va sempre appuntato sottopelle ma sulla zona dorsale posteriore senza facendo perdere vitalità al pesce esca. Di solito le montature a due braccioli le useremo quando praticheremo il Rock Fishing leggero, poiché le condizioni meteo positive del mare evitano ingarbugliamenti e incagli su fondo da farci perdere tempo per liberare rimettere in pesca il tutto. Questo problema degli incagli che con questa tecnica di pesca si ripetono frequentemente con la perdita del piombo e degli stessi terminali, li possiamo evitare con il metodo del “ Piombo a Perdere ”.

- Come viene montato il Piombo a Perdere sul trave ?
Questo problema si risolve annodando alla fine del trave delle montatura una girella al di sotto della quale verrà legato uno spezzone di lenza con un carico di rottura molto basso tale che ci consente con una semplice ferrata, di liberare il resto della montatura e recuperare facilmente la preda. Il sistema di collegamento prevede che il piombo sia annodato ad uno spezzone di filo dal diametro che va dallo 0,23 mm allo 0,30 mm a seconda del peso del piombo usato, e tramite una girella con moschettone venga agganciato all’anello della girella o della lenza madre o del terminale.


Mentre programmiamo la battuta di pesca informiamoci se sullo Spot scelto per la nostra pescata siano in vigore leggi particolari che disciplinano la pesca sportiva da terra in quel luogo.

Massimiliano Ferrandino
 La foto è estratta dal Web.

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